Si chiama “L’Astrobarca di Berni”, l’opera realizzata dall’artista di fama internazionale Daniele Sigalot e donata alla Fondazione dai genitori di Bernardo Marziani, scomparso a soli vent’anni il 13 giugno 2024, dopo una coraggiosa battaglia contro un sarcoma di Ewing.
L’inaugurazione della scultura – alla presenza della famiglia, degli amici di Bernardo, dei medici e del personale sanitario che lo ha accompagnato – è stata un momento carico di emozione e gratitudine. Realizzata in acciaio, alta 160 cm, lunga 3 metri e larga 150, l’opera fa parte della serie Origami: forme leggere solo in apparenza, che trasformano un fragile foglio di carta in materia solida, simbolo perfetto della forza gentile di Bernardo. Una forza che ha saputo trasformare il dolore in condivisione, la malattia in messaggio.
Bernardo, figlio della giornalista e scrittrice Elena Martelli e del critico d’arte Gianluca Marziani, viveva tra Roma e Amsterdam, dove studiava. Sui suoi canali social raccontava con sincerità il proprio percorso oncologico: dai sintomi iniziali, alla chemioterapia, fino al casco refrigerante, “ancora poco diffuso in Italia”, come lui stesso spiegava. Il Campus Bio-Medico, scriveva, “è uno dei pochi ospedali dove viene utilizzato”.
“Il nostro obiettivo non è mai stato soltanto curare, ma prenderci cura” – ha ricordato Carlo Tosti, Presidente della Fondazione – “accompagnare ogni persona con professionalità e umanità lungo tutto il percorso di malattia, in un modello sostenibile, attento e integrato”.
In occasione dell’inaugurazione, la Fondazione ha attivato – in accordo con i genitori di Bernardo e con il supporto della WEM Gallery – un fondo dedicato alla ricerca sui sarcomi, con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo di cure sempre più personalizzate e durature.
Per le donazioni di almeno 4.000 euro, il tuo nome, quello di una persona a te cara o della tua famiglia potrà comparire – se vorrai – sul nostro donor wall.
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